Servizi per la famiglia

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Un nuovo nome Stampa

Nel 1972 il Centro Gioventù Operaia cambia nome: “Centro Famiglia”, perché le attività che si svolgono sono rivolte prevalentemente alla famiglia. Si forma un consiglio del centro di 5 persone che provvedono ad organizzare le varie attività:

  • Settimana della famiglia in collaborazione con i Volontari della Pro Civitate Cristiana di Assisi. Tavola rotonda con dibattito alla sera per una settimana sul teatro Duomo. L’argomento veniva preso da un’inchiesta fatta su 1000 famiglie.

Ogni mattina omelia nelle mense della parrocchia e alla sera incontri sul Vangelo nei palazzi con i collaboratori.

  • Corsi per genitori con figli 0-6 anni e con figli adolescenti.
  • Corsi per nonni e incontri per suoceri.
  • Dinamica di gruppo per adolescenti.
  • Doposcuola al pomeriggio per ragazzi delle medie.
  • Corsi per fidanzati: Essendo venuti obbligatori questi corsi, allora si sono ridotti a 5 incontri settimanali, al venerdì dalle ore 21.00 alle 23.00.

La serata si svolgeva con una mezz’ora di contenuti religiosi e un’ora e mezza di lavoro di gruppo con coppie di sposi.

E una sera era impegnata dalla psicologa Piera Grignolo.

Dopo anni di questa esperienza i corsi si sono trasformati in week-end (venerdì ore 21-23 ; sabato pomeriggio e sera e domenica 9-17).


-         Si è formata l’associazione Scuola famiglia per provvedere alle lezioni e formazioni dei genitori che facevano parte dei consigli scolastici e del Distretto.

-         Si sono organizzate conferenze serali mensili nel salone di San Domenico, con argomenti di attualità. E questo per alcuni anni. Tra gli altri relatori sono intervenuti P. Davide Turoldo, Mons. Ribaldi Vescovo di Acerra, Adriana Zarri teologa.

-         Corsi di Training Autogeno, tenuto da persone competenti, psicologi, nel salone del centro con la partecipazione di 15 persone per corso.

-         Consultorio familiare comunale: Il sindaco della città, Egidio Olia affida al Centro l’organizzazione e la gestione di un consultorio familiare nei locali di via Balbo. Si organizza un’equipe composta  da un assistente sociale, una psicologa, un ginecologo, un consulente familiare e un moralista.

Il consultorio si è gestito per qualche anno e poi con la nuova legge sui consultori ha cambiato volto con altro personale.

-         Formazione religiosa: Si è provveduto anche a questo con corsi biblici (tra gli altri relatori Enzo Bianchi fondatore della comunità di Bose); con due giornate di ritiro, in primavera o in autunno per coppie di sposi; con la formazione dei gruppi famiglia e di una equipe nostra. Dame che con incontri mensili curavano la formazione spirituale delle coppie.

Sono sorte anche alcune equipe giovanili che si preparavano a fare una scelta di vita responsabile. E di queste il sottoscritto è stato per tre anni consigliere spirituale nazionale.

-         Gita all’estero: si sono organizzate in Belgio, in Francia, Austria e Tunisia.

-         Il Centro Famiglia ha dato ospitalità nei suoi locali a vari gruppi: Gioc, Avo, Commissione lavoro, CAV, Shalorum.

-         Punto ascolto: gestito dalla psicologa Piera Grignolo e dallo psicologo Dott. Emilio Berra per consulenza alle coppie o alle persone con problemi relazionali. Cinque segretarie a turno prendevano le prenotazioni e facevano l’accoglienza.

-         Associazione C.F: il 7 novembre del 1990 il Centro Famiglie si organizza in Associazione con atto notarile firmato dal Dott. Adriana Lazzerini, dal Presidente P. Garelli, dal Vice Pino Prandi, dal consigliere Piera Grignolo, Emilio Berra, Nicoletta Piovano e Francesco Bernardini.

-         Associazione “Speranza e Vita”: nel 1988 si è formato un gruppo di vedove, una quarantina, che con incontri mensili curano la spiritualità vedovile. Sono seguite dal sottoscritto.

-         Dopo 38 anni di presenza in piazza Mosso il Centro si trasferisce presso i locali del Circolo Pertini in Via Vittorio, perché il prezzo di affitto notevolmente maggiorato non era più accessibile alle nostre finanze. Dopo un anno i Padri Domenicani ci offrono i locali in Via San Domenico 3, sala Padre Girotti, si trasferiscono le 5 segretarie, gli psicologi del Punto Ascolto e gli operatori del week-end fidanzati, il consiglio che organizza le varie attività del Centro. 28 ottobre 2003.

Sono da segnalare sei incontri nell’autunno 2001 e altri sei nella primavera 2002, tenuti nel salone di San Domenico da Don Giovanni Giordano di Cuneo sul tema:

-         “Rapporto uomo-donna: amore, sessualità e Vangelo”.

-         C’è stata una grande partecipazione, soprattutto dei giovani.

-         Nell’autunno del 2002 si sono tenuti quattro incontri nel salone comunale di Via della Conceria sul tema “La globalizzazione: aspetti socio-politici”. Relatore Don Claudio Mondino, responsabile della Comunicazione Culturale della Diocesi di Cuneo.

Nei primi mesi del 2003 altri quattro incontri nel salone di San Domenico sul tema “Il cristiano e le sfide della globalizzazione”, relatore ancora Don Caludio Mondino.

Dal 30 ottobre al 27 novembre il C.F. organizza ogni giovedì nel salone di San Domenico cinque conferenze sul tema “Senso del vivere e il senso del morire”. Intervengono Ernesto Olivero, P. Gilardi o.p., P. Rizzello o.p., Don Scalabrini e Mons. Carrù. Trattano il tema sotto l’aspetto psicologico, filosofico, biblico e pastorale.

Il 12 giugno 2003 il sottoscritto comunica al Consiglio del centro le sue dimissioni da Presidente per ragioni di salute e per limiti di età. Gli succede la coppia Titti e Massimo Manolino. Per la parte religiosa provvedono P. Roberto Giorgis o.p. e P. Antonio Visentin o.p. della comunità di San Domenico di Chieri.

Forse qualcuno si chiederà dove il sottoscritto ha preso il danaro per provvedere alla ristrutturazione, all’attrezzatura e alla gestione della casa Alpina, della Rotonda di Agliè e del Centro. Ho ricevuto offerte una tantum dal Ministro degli interni, dalla Provincia di Torino, dalla Cassa di Risparmio di Torino. Hanno poi contribuito le quote dei corsi di lingue e offerte varie di privati. Quando la gente vede che si lavora per gli altri si dimostra generosa. Ho toccato con mano l’intervento della Divina Provvidenza.

Ma il contributo più grande l’ho avuto dalla collaborazione di tanti amici laici. Tra questi merita una particolare menzione la Sig.na Piera Grignolo che ha iniziato il volontariato sin dal 1965, prima come segretaria del Centro, poi come responsabile dei soggiorni estivi al mare, come direttrice della Casa Alpina per il turno delle famiglie in luglio, infine come psicologa nei corsi dei fidanzati ed al Punto Ascolto.

A tutti va il più vivo sentimento di gratitudine l’augurio di buon lavoro a chi continua l’opera.

Chieri 1-2-2004

P. Giacinto Garelli o.p.